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Il legame di Claude Monet con la Liguria

Il legame di Claude Monet con la Liguria

28/02/2020

Sono tanti gli impressionisti che hanno trascorso periodi più o meno lunghi in Italia e tra questi c’è anche Claude Monet, uno degli esponenti di spicco della corrente impressionista. 

In questo caso parliamo della Liguria, regione scelta dal pittore per trovare ispirazione nel 1884. Durante la sua permanenza nel ponente ligure Monet ha dipinto diverse tele, lavori che ritraggono le ville ed i paesaggi unici che si possono ammirare in questa terra ricca di vegetazione, edifici ben curati ed un mare che toglie il respiro. 

Testimonianze sull’esperienza vissuta dal pittore in Liguria le troviamo nelle lettere che ha scritto alla sua amata Alice Hoschedé, seconda moglie di Monet, sposata in seguito alla prematura morte di Camille. 

Nelle sue lettere Claude Monet raccontava alla donna dei lavori che eseguiva e delle difficoltà che incontrava man a mano che decideva di dipingere determinate tipologie di piante e paesaggi, ma anche dei nuovi colori che adoperava. 

Nonostante il suo forte legame con la seconda moglie e la voglia di averla accanto, il pittore si è trattenuto a lungo in Liguria, attratto dal mondo circostante che riproduceva su tela utilizzando anche delle tonalità che poco avevano a che fare con le tipiche nuance utilizzate dagli impressionisti. Parliamo soprattutto del rosa, l’albicocca, il verde smeraldo e l’azzurro, colori che spesso prevalevano nelle tele dipinte da Monet in Liguria, tonalità che inizialmente hanno creato non poca incertezza e timore nell’artista. Tuttavia, pur essendo abbastanza teso per l’esito finale e per quel che i suoi amici e critici avrebbero detto su questa scelta egli riteneva che per descrivere perfettamente i paesaggi ed i soggetti che lo circondavano era necessario iniziare ad inserire nei suoi lavori anche dei colori diversi dal solito.

I luoghi che hanno ispirato l’artista

Arrivato in Italia il pittore si è stabilito a Bordighera, una piccola località che si trova tra Sanremo e Ventimiglia, ma durante la sua permanenza si è lasciato ispirare anche dai bellissimi borghi di Dolceacqua, in Val Nervia, e da altri piccoli paesetti pittoreschi. 

L’anno prima Monet era già stato in Liguria, insieme al suo caro amico Pierre Auguste Renoir, ma visti i due stili differenti di dipingere i due artisti ben presto abbandonarono l’idea di soggiornare insieme.

Le opere dipinte in Liguria

Le opere che Claude Monet ha realizzato in Liguria oggi sono conservate nei musei più importanti del mondo oppure fanno parte di collezioni private. Tra i dipinti più rilevanti ricordiamo:

“Veduta di Ventimiglia” - conservato presso il Kelvingrove Art Gallery and Museum di Glasgow, 

“Studio di piante di olivo” - appartenente ad una collezione privata, 

“Giardino a Bordighera” - conservato all’Hermitage di San Pietroburgo, 

“Ville a Bordighera” - quadro che si può ammirare presso il Museé d’Orsay di Parigi,

“Bordighera” - conservato al The Art Institute di Chicago, 

“La Valle di Sasso. Effetto di sole” - presente al Museé Marmottan Monet di Parigi,

“Il Castello di Dolceacqua” - visitabile presso il Museé Marmottan Monet di Parigi e

“L’Antico ponte sul Nervia a Dolceacqua” - quadro conservato a Williamstwon presso lo Sterling & Francine Clarck Art Institute, a Williamstown, nello stato del Massachusetts, negli USA. 

Articolo a cura di: Aurora Caraman


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