Piet Mondrian: “Composizione con rosso, giallo e blu”
21/02/2020
Pieter Cornelis Mondriaan, conosciuto in tutto il mondo come Piet Mondrian è stato un pittore olandese e cofondatore del “neoplasticismo”. Le sue opere spesso sono state banalizzate ed allo stesso tempo imitate, ma in realtà i suoi lavori denotano una certa complessità e tra i suoi quadri più famosi c’è “Composizione con rosso, giallo e blu”.
Caratteristiche tecniche dell’opera
Come tutti i quadri realizzati da Mondrian, anche la “Composizione con rosso, giallo e blu” ha ispirato numerosi designer ed altri professionisti che tutt’ora propongono lavori basati sulle teorie e stile del pittore olandese.
Il quadro “Composizione con rosso, giallo e blu” è stato realizzato nel periodo che intercorreva tra le due guerre mondiali, lasso di tempo in cui il pittore ha definito il suo stile.
Precisamente parliamo di un’opera realizzata nel 1929, oggi custodita presso l’Amsterdam Stedelijk Museum. La tela è dipinta ad olio e misura 52 x 51,5 cm.
“Composizione con rosso giallo e blu” - il risultato di una ricerca artistica e spirituale
Da sempre alla ricerca della perfezione, Piet Mondrian ha impiegato anni a cercare il suo stile e a definirlo completamente. È tra le due guerre mondiali che il pittore ha creato questo quadro caratterizzato da righe nere di uno spessore particolare, linee ortogonali tra loro che danno vita a delle campiture quadrate e rettangolari. Osservando il quadro si può notare che il pittore non ha creato un centro geometrico e le varie campiture, tagliate nettamente, potrebbero continuare all’infinito, anche fuori dalla tela.
La scelta dei colori
In quest’opera il pittore è alla ricerca di un equilibrio cromatico e formale, ovvero di un equilibrio universale ed i colori sono disposti in maniera tale da suggerire che l’artista ha trovato quel che cercava.
Si nota infatti come il grande quadrato bianco presente nella parte alta, a destra viene equilibrato dai colori utilizzati negli angoli opposti, dando luogo ad un dipinto perfettamente equilibrato sia nelle forme che a livello cromatico.
La scelta di utilizzare solo colori primari è da collegare ad una simbologia spirituale ben precisa, in cui il rosso rappresenta il legame tra spazio e luce, il giallo è pura energia solare, mentre il blu è il colore simbolo della spiritualità.
Molto vicino ad una disciplina spirituale chiamata Teosofia, l’artista olandese ha riportato le teorie di questa sua passione anche nei suoi quadri, che spesso rispecchiavano i principi di questa dottrina.
La composizione dell’opera
Dopo anni in cui ha cercato di trovare l’equilibrio perfetto, dopo vari quadri e disegni che a mano a mano diventavano sempre più essenziali e talvolta completamente privi di colore, Piet Mondrian ha trovato il suo equilibrio universale, quel che per lui simboleggiava anche una vita corretta.
Così iniziò a creare composizioni perfettamente equilibrate, caratterizzate da righe orizzontali e verticali che formavano delle campiture dalla dimensione armonica. Inoltre, per dare un senso di equilibrio completo distribuiva i colori in maniera tale da pesare perfettamente la composizione, variando le sue scelte in base alle forme geometriche ottenute.
Articolo a cura di: Aurora Caraman