Paul Cézanne, il pittore dal carattere introverso
29/05/2020
Uno dei più noti impressionisti, nonché uno dei precursori del Cubismo è stato Paul Cézanne, artista di grande talento e noto per il suo carattere introverso. Mentre gli altri colleghi impressionisti erano molto curiosi, socievoli e frequentavano gli ambienti parigini dell’epoca che erano caratterizzati da un notevole fermento ed eccessi, Paul ha vissuto quasi sempre nel suo paese natale Aix-en-Provence.
Di origini benestanti, Cézanne era noto sia per il suo talento che per il suo carattere introverso, scontroso ed enigmatico. Egli, a differenza degli altri impressionisti, visto anche il suo carattere particolare preferiva passare tanto tempo da solo, spesso immerso nei suoi studi artistici, che hanno aperto le porte ad uno dei movimenti più importanti del ventesimo secolo: il Cubismo.
Riteneva che il colore fosse un mezzo unico e specifico di ogni pittore
A differenza degli altri colleghi impressionisti, Paul Cézanne non creava i suoi quadri focalizzandosi sulla prospettiva, il chiaroscuro oppure rispettando le altre tecniche classiche del disegno, ma riteneva che ogni cosa dipinta dovesse sfociare nel colore. Aveva una particolare curiosità verso l’analisi delle forme geometriche di tutto ciò che lo circondava ed il suo desiderio era quello di rappresentare lo spazio e le forme in maniera razionale, infatti, la sua tecnica pittorica era inconfondibile e attraverso i suoi lavori possiamo notare il particolare rapporto che aveva con i colori. Nelle sue tele l’artista non mescolava i colori, ma dipingeva sovra posizionando i colori, quindi, prima di stendere un'altra tonalità, attendeva che il colore sotto si asciugasse.
Il cilindro, la sfera ed il cono
Secondo Paul Cézanne, qualsiasi forma di realtà poteva essere ricondotta a sole tre forme geometriche: la sfera, il cilindro ed il cono. In ogni lavoro di Cézanne si possono riscontrare questi tre elementi e, ossessionato dai “volumi”, il pittore ha rappresentato gli oggetti da varie angolazioni.
Tuttavia, anche se Paul Cézanne è stato uno dei maggiori esponenti dell’Impressionismo ed un precursore del Cubismo, in vita non ha mai ottenuto alcun riconoscimento, anche se aveva esposto più volte le sue opere. Solo nel 1904, due anni dopo la sua morte, presso il Salon d’Automne è stata riservata un’intera sala alle opere dell’artista.
Il paesaggio-autoritratto di Paul Cézanne
Sempre impegnato a migliorare la sua tecnica pittorica, Cézanne, attraverso le sue opere ha anticipato i tempi e tra i suoi lavori più curiosi e sorprendenti c’è “La montagne Sainte-Victorie vue des Lauves”, dipinto che apparentemente sembra un “semplice” paesaggio, ma che in realtà è un’opera molto più complessa. Osservando attentamente il quadro si può notare che è un lavoro molto elaborato, in cui l’artista, oltre a dipingere il paesaggio che si può notare ad un primo sguardo ha ritratto anche sé stesso.
Questo quadro è il frutto del suo lavoro che è durato tantissimi anni, il risultato delle sue ricerche. Tra i rami degli alberi presenti nel dipinto e tra le montagne si possono notare i tratti del volto del pittore: la barba, le narici, gli occhi, ecc. In sostanza, in questo quadro l’artista umanizza la natura ed il soggetto diventa oggetto.
Articolo a cura di: Aurora Caraman