Kazimir Malevich, il pittore suprematista
12/11/2019
Nato a Kiev il 23 febbraio del 1878, Kazimir Malevich è stato un pittore considerato uno dei pionieri dell’astrattismo geometrico, nonché delle avanguardie russe. Dopo aver studiato a Mosca presso l’Accademia privata di Reberg, l’artista fondò l’avanguardia chiamata Suprematismo, orientata verso la sensibilità plastica assoluta.
Dopo aver esordito come simbolista e dopo aver approfondito il neoimpressionismo, Kazimir si è concentrato sullo sviluppo del movimento Cubofuturista.
A livello internazionale Malevich è considerato parte fondamentale di quella triade pioneristica che ha contribuito in maniera importante all’apertura delle nuove strade dell’arte che ha caratterizzato il ventesimo secolo. Se da un lato Picasso è stato colui che ha dato un significato importante all’arte figurativa e Duchamp a quella concettuale, Kazimir Malevich è stato uno degli esponenti principali dell’astrattismo.
Cos’è il Suprematismo
L’artista definiva il Suprematismo come la forma più pura di sensibilità nell’arte. Secondo i suprematisti, le apparenze esterne delle cose che ci sono in natura non sono in grado di offrire interesse, ma solo la sensibilità è veramente essenziale. In pratica secondo la visione dei suprematisti un oggetto in sé non rappresenta niente e l’arte è espressione pura, senza alcuna rappresentazione.
Il Primo Congresso Futurista
Insieme ad altri artisti, nel 1913 Malevich redige il Manifesto del Primo Congresso Futurista. Durante questo periodo l’artista crea diverse opere importanti, come “Mucca e il Violino”, lavoro realizzato nel 1913, “Composizione con la Gioconda” che risale al 1914, ecc.
In seguito, l’artista esplorò il Suprematismo, corrente che influenzerà e troverà applicazione non solo nella pittura, ma anche nel design, modellismo ed in architettura.
Ma sono gli anni Venti a rappresentare la massima esplosione teorica dei concetti di Malevich ed è in questo periodo che l’artista decide di abbandonare il pennello classico ed arruffato per dare spazio alla penna aguzza. Dedica tanto tempo agli appunti, agli scritti ed ai disegni ed è in questo periodo che effettua una ricerca avanzatissima sul suprematismo.
Seguono le mostre dei suoi dipinti, prima a Varsavia, poi a Berlino, presso la Grosse Berliner Kunstausstellung. È proprio mentre si trova in Germania che incontra Jean Arp, Naum Gabo, Le Corbusier e Kurt Schwitters.
Nel 1929 a Mosca si tiene una personale di Malevich, ma visti i suoi rapporti con gli artisti tedeschi, poco apprezzati dal regime, nel 1930 l’artista viene arrestato e sfortunatamente la maggior parte dei suoi appunti di questo periodo verranno distrutti. Durante gli ultimi anni della sua vita, l’artista dipinge utilizzando lo stile figurativo, infine Kazimir Malevich muore il 15 maggio del 1935, a Leningrado.
Di origini polacche, Malevich è stato un pittore che ha lasciato il segno nel mondo dell’arte del ventesimo secolo. Sfortunatamente tanti disegni, scritti ed appunti sono andati persi ed altri sono stati ritrovati tardi e non sono stati ancora tradotti, ma Kazimir Malevich, nonostante i problemi incontrati una volta tornato in Russia è riuscito lo stesso a stupire il mondo intero con le sue teorie studiate a lungo. Infine, non si può dimenticare la sua estrema sensibilità che applicava nella sua arte.
Articolo a cura di: Aurora Caraman