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Curiosità su Van Gogh

Curiosità su Van Gogh

09/04/2019

Nato a Zundert, in Olanda, nel 1853, Vincent Willem Van Gogh è uno degli artisti “maledetti” più conosciuti al mondo e le curiosità che riguardano la vita del pittore olandese sono tantissime; ecco quelle più interessanti:

Le candele accese sul cappello

Diversi quadri dell’artista testimoniano che Van Gogh ama dipingere di notte, ma considerando il periodo, per farsi luce e poter realizzare le sue opere a quanto pare aveva l’abitudine di indossare un cappello di paglia con delle candele accese posizionate su tutta la superficie di questo copricapo.

Sono diverse le prove a riguardo, provenienti sia dalle lettere che l’artista mandava al fratello dove si raccontava, che da diverse testimonianze scritte da parte di estranei che vedevano il pittore a lavoro con questo cappello costellato di candele.

Lobo mozzato: automutilazione o vendetta?

Per molti Van Gogh era un folle e chi ha questa convinzione è certo che il lobo dell’orecchio sinistro mozzato dell’artista è stata opera dello stesso, una forma di automutilazione dovuta alla sua follia, ma secondo alcuni studiosi, in realtà il lobo mancante è opera di una vendetta messa in atto dal suo coinquilino Paul Gauguin, durante una delle frequenti liti tra i due.

La “Notte stellata” è stata dipinta dalla finestra di un ospedale

Nel 1889 il pittore si fece ricoverare nell’ospedale Saint Paul de Mausole e durante la sua permanenza nella struttura realizzò alcune opere che oggi sono considerate tra le migliori. Tra queste ricordiamo “Notte Stellata”, dipinto che a Van Gogh non piaceva, “Uliveto” ed “Iris”.

Portava il nome del fratello maggiore nato morto

In realtà i genitori del pittore avevano dato il nome Vincent al fratello maggiore dell’artista, sfortunatamente nato morto. Alla nascita del pittore hanno poi deciso di dare al nuovo nato lo stesso nome del figlio defunto.

Circa 900 dipinti e 1100 disegni realizzati in 10 anni

L’attività da pittore dell’artista olandese è durata appena 10 anni, ovvero dai 27 ai 37 anni, ma nonostante si tratti di un lasso di tempo abbastanza corto, l’artista è riuscito a realizzare più di 900 opere (circa 2 a settimana) e prima della sua morte ha realizzato anche più di 1100 disegni.

Immagine poco curata

Secondo una signora che ha vissuto 122 anni e che ha conosciuto il pittore nel 1988, quando egli entrò nel negozio della sua famiglia, Vincent Van Gogh si presentava mal vestito, sporco, scortese ed anche malato.

L’utilizzo di un pigmento instabile ha trasformato alcuni quadri

In diversi quadri di Van Gogh è presente il “giallo cromo”, colore che secondo alcuni studiosi ha preso una tonalità marrone per colpa del deterioramento che ha subito nel corso degli anni. In pratica, trattandosi di un pigmento instabile, sembra che sebbene appena steso su tela fosse molto brillante, a mano a mano si sia scurito, aspetto osservabile specialmente nell’opera i “Girasoli”. Sempre secondo quanto affermato dagli esperti, rimediare a questo fattore e riportare la brillantezza originale sembra sia impossibile, in quanto i dipinti potrebbero essere danneggiati in maniera irreversibile.

Articolo a cura di: Aurora Caraman


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