Camille Pissarro, uno degli Impressionisti più autorevoli
12/07/2019
Sicuramente meno noto rispetto ai suoi colleghi Cézanne, Renoir, Manet e Gauguin, Camille Pissarro (Jacob Abraham Camille Pissarro) è stato un pittore impressionista nato il 10 luglio 1830 a Charlotte Amalie e pur essendo meno famoso rispetto agli altri impressionisti dell’epoca, in realtà si tratta di uno dei pittori più autorevoli di quel periodo che ci ha regalato numerosi artisti ed opere di rilievo.
Nato in una famiglia di origini ebraiche, Camille Pissarro si è mostrato interessato alla pittura sin da bambino e anche se il padre ha cercato di dissuadere il figlio dal voler approfondire gli studi in questo senso, mandandolo a studiare tutt’altro a Parigi, l’artista, grazie anche all’incontro con Fritz Melbye aveva deciso di dedicarsi totalmente all’arte.
Gli studi all’École des Beaux-Arts ed all’Académie Suisse
Dopo aver lasciato le Antille ed aver vissuto un periodo in Venezuela, Camille Pissarro si trasferisce a Parigi, dove frequenta la Sciola delle Belle Arti e l’Académie Suisse, ma ben presto inizia a ritenere la disciplina accademica avvilente e sterile, quindi si accosta alla pittura di Charles-François Daubigny, Courbet, Corot e Jean-François Millet.
Sempre durante questi anni l’artista ha modo di conoscere approfonditamente Armand Guillaumin, Claude Monet e Paul Cézanne, artisti che come Camille Pissarro nutrivano insofferenza verso i convenzionalismi accademici ed alla tipica dittatura artistica applicata dai Salons, dove le opere da esporre venivano sottoposte ad una giuria e solo quelle che rispettavano i dogmi tradizionalisti potevano essere ammesse.
Stili pittorici e le fonti d’ispirazione di Camille Pissarro
Come anticipato, Corot, Courbet ed altri pittori hanno attirato l’attenzione di Camille e infatti nelle sue opere si notano le influenze di questi artisti, ricche di stimoli cromatici e luminosità. Tuttavia, a differenza degli altri pittori Impressionisti, Camille Pissarro si dedicò soprattutto agli ambienti rurali, alle città, alla vita, rappresentando nelle sue tele soggetti che gli altri non consideravano oppure il cambiamento che si stava verificando in quel periodo a Parigi: la popolazione che aumentava costantemente, il traffico, e paesaggi di ogni genere, ricchi di soggetti, come si può notare in “Boulevard Montmartre di notte”, “Strada verso Versailles”, ecc.
L’avvicinamento al Puntinismo
Anche se come gli altri Impressionisti dell’epoca, Camille Pissarro amava la pittura en plein air, per un periodo l’artista si è avvicinato al Divisionismo ed al Puntinismo, gettandosi a capofitto in questi nuovi esperimenti che si possono vedere osservando opere come “Isola Lacroix”, “Donne ai campi” e “Rouen, effetto nebbia”.
Tuttavia, dato che la tecnica divisionista impone un approccio piuttosto teorico e gestazioni abbastanza lunghe, Camille decise di tornare alla sua vecchia tecnica impressionista, continuando ad esprimere ed a rappresentare il contatto vitale che stabiliva con la natura, attraverso pennellate energiche e ricche di sfumature, una tecnica consolidata più che mai grazie anche allo studio della tecnica divisionista.
Camille Pissarro continua a vivere a Parigi ed a dedicarsi alla sua arte fino alla fine dei suoi giorni, ovvero fino al 13 novembre del 1903, quando a 73 anni muore proprio nella capitale francese.
Articolo a cura di: Aurora Caraman